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Floriterapia per affrontare i momenti difficili Stampa E-mail


floriterapia-per-crescita-spirituale-scilladimassaC'è un periodo dell'anno particolarmente delicato per tutte le piante. 


Si tratta del momento del disgelo, quando dall'inverno si passa alla primavera.

C'è ancora freddo, neve, brina, ma già s'incomincia ad avvertire il cambiamento: le notti non sono più così lunghe e le giornate non più inesorabilmente gelide; qualche raggio di sole comincia a fare capolino, lasciando ben sperare. 

Ancora rannicchiato sotto terra, il seme sa che a questo punto deve scegliere: l'impulso della vita lo spingerebbe a prorompere fuori, ma c'è ancora la paura dell'inverno, di qualche gelata tardiva.

Il tepore del sole invita alla fiducia, ma le improvvise folate di vento, ancora gelido, fanno temere che la primavera non sia poi così vicina. 

In questo momento anche noi esseri umani siamo come semini sotto terra, che sentono l'avvicinarsi della primavera, ma temono che la bella stagione dell'anima, dopo tanto freddo nel cuore, non sia altro che una speranza.

Siamo in bilico tra l'inverno e la primavera, incerti se rimanere ancora chiusi e protetti, o se accettare la sfida della primavera. 

Come i semi per continuare a vivere devono germogliare, così noi esseri umani dobbiamo trasformarci, raccogliere tutta l'energia che abbiamo dentro e lasciarci andare senza paura

Molti di noi in questo periodo hanno la sensazione di essere intrappolati nel gelo dell'inverno ma è proprio quando il freddo e il ghiaccio sembrano non lasciare più alcuna speranza, che s'insinua il miracolo della primavera. 

A chi già da tempo ha scelto di guardare dentro di sé invece che fuori, comincia ad apparire il presagio di un nuovo sole.

Ma c'è ancora da lavorare. Siamo nel mezzo.

Se decidiamo di rimanere seme, al sicuro sotto la terra, non ci sarà primavera.

Se accettiamo il rischio di germogliare, dobbiamo transformarci, cambiare forma alla nostra coscienza, allargare la consapevolezza ed accettare l'ignoto. 

Per quanto dolore e paura stiamo attraversando in questo momento, il nostro Sé è sempre in grado di percepire le ragioni sottili di ciò che per la nostra mente è disperatamente senza senso. 

E non appena la nostra consapevolezza raggiunge un livello superiore, siamo in grado di capire meglio le ragioni della nostra sofferenza e gli ostacoli che ci creiamo.

Quando diventiamo spiritualmente più consapevoli e in sintonia con la guida interiore del nostro Sé, ci appaiono più evidenti i processi e gli strumenti attraverso i quali ci è possibile modificare le emozioni, i pensieri, il nostro corpo e le nostre vite

Dice il dottor Richard Gerber, medico olistico, nel suo interessantissimo libro Medicina vibrazionale (ed. Lampis): "Il processo evolutivo che permette lo sviluppo della coscienza può essere aiutato dalle terapie della medicina vibrazionale: ad esempio le essenze floreali contengono le pure energie vibratorie che permettono di ristabilire le connessioni tra i corpi sottili, e facilitano la manifestazione a livello fisico delle qualità superiori dell'anima, aiutando così non solo la guarigione, ma anche l'aumento della consapevolezza". 

Da quando nei primi decenni del Novecento (che ormai possiamo definire, con una punta d'incredulità il secolo scorso) Edward Bach ha creato i suoi ormai famossissimi rimedi, nel mondo della floriterapia sono stati fatti passi da gigante. 

Sono stati scoperti centinaia di nuovi rimedi floreali, prodotti in tutto il mondo: l'Australia, la California, il deserto dell'Arizona, l'Alaska, l'Himalaya, le foreste dell'Amazzonia, le regioni sub-tropicali dell'Africa sono i centri di ricerca all'avanguardia, ma ne esistono centinaia di altri. 

Non solo. Gradualmente si è passati a una maggiore comprensione del potere delle essenze floreali: da sostituti naturali degli psicofarmaci, a "tinture di consapevolezza liquida" in grado di intervenire su tutti i nostri aspetti: il fisico, le emozioni, la spiritualità.

In realtà fin dall'inizio alcuni sensitivi avevano detto che il vero potere delle essenze floreali non era stato interamente compreso, e che si sarebbe chiarito man mano negli anni, di pari passo con progredire delle coscienze: "Le essenze floreali hanno in questo periodo storico, un valore educativo veramente unico" ha detto Kevin Ryerson, grandissimo channeller americano, da molti considerano l'Edwad Cayce della floriterapia, "Servono a rimettere in contatto le persone con i livelli sottili della loro esistenza e della loro consapevolezza". 

Quanto più noi riusciremo a metterci in sintonia con le essenze floreali, tanto più esse ci aiuteranno nel nostro processo di autoguarigione, poiché solo quando avremo raggiunto la consapevolezza più alta saremo in grado di autoguarirci, e solo quando percepiremo totalmente l'interezza e la l'armonia del nostro Essere che potremo partecipare pienamente alla guarigione degli altri.

 

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